45. Ampliamento del Museo Civico Juan B. Castagnino di Rosario, provincia di Santa Fe, Argentina.

Riproposizione personale del progetto di ampliamento. (maggio-giugno 2019)

Il "Museo de Bellas Artes Juan B. Castagnino", sito in Avenida Carlos Pellegrini 2202, Rosario de Santa Fe, venne inaugurato il 7 dicembre del 1937. L'edificio fu donato alla città di Rosario da Rosa Tiscornia de Castagnino in memoria del proprio figlio Juan Bautista, un noto e facoltoso collezionista d'arte degli inizi del secolo XX, il quale fu membro della "Primera Comisión Municipal de Bellas Artes de Rosario". La costruzione del museo venne diretta dall'architetto Hilarión Hernández Larguía e dall'ingegnere Juan Manuel Newton.

Al momento esso conta con una collezione di approssimativamente 4.000 opere di pittura, scultura e molte serie di incisioni emblematiche dell'arte argentina dei secoli XIX e XX, nonché di innumerevoli opere di diverse epoche dell'arte europea.

L'ultima visita da parte dello scrivente alla città in cui passò la propria infanzia gli ha permesso di sapere della prossima apertura del cantiere dei lavori per l'ampliamento di detto museo, che fu il primo in assoluto che egli visitò in vita sua. Sicuramente tra gli anni 1961-62, egli venne invitato assieme al proprio fratello Fabio dalla signora Luisa Argarate, madre degli amici d'infanzia Alicia e Carlos. Tutt'ora porta con sé memorie di quella visita che lo avvicinò di fatto all'arte in assoluto e, concretamente, all'arte del secolo XX.

Questa proposizione vuole essere un degno omaggio a quell'esperienza.

Per l'acquisizione dei rilievi, il progettista ha provveduto a una grossolana e improbabile deduzione da Guggle Maps, nonché da planimetrie in rete pubblicate in occasione del concorso espletato. L'elenco funzionale è stato dedotto dal progetto vincitore dell'architetto Mario Corea (1938), conosciuto da chi scrive fino a quel momento come capace architetto catalano. L'approfondimento della sua biografia ha portato a conoscere le sue insospettate origini "rosarinas" e della sua dolorosa fuga all'estero a seguito della "Guerra sucia" dei generali. Egli fu ospite nello studio e valido collaboratore di José Luís Sert, già allievo e collaboratore di Le Corbusier nonché organizzatore di quasi tutti i congressi CIAM. Il progetto proposto da Corea per l'occasione pare conservare l'approccio progettuale del maestro Sert.