7. Monumento ai caduti di tutte le guerre
Vezzano nella Valle dei Laghi, 1998
L’affettuoso aiuto agli alpini di Vezzano fa scaturire un momento di ripensamento sul tema delle rimembranze. Dopo Auschwitz niente è più come prima: la razionalità perduta e l’impellente antiretorica delle forme evocano lo spazio della riflessione.
Oggi è difficile pensare alla celebrazione di avvenimenti bellici in termini trionfalistici. Solamente le dittature riescono ad imporre il proprio pensiero infarcito di retorica del regime di turno.
Eppure i morti non vanno dimenticati.
Se per monumento si intende memento (ricordati), allora, forse, la strada da seguire è l'anti monumentalità del tutto anti celebrativa.