2. Villa padronale a Vervò della famiglia Micheletti-Forno.

Il primo lavoro in assoluto che il progettista può onestamente esibire viene giustamente recuperato alla memoria di questo sito. (1985-1988)

Le vicende di questo progetto, felicemente realizzato, iniziarono nell'anno 1985, verso primavera, quando i futuri proprietari mi contattarono per la progettazione della loro casa di abitazione. Il processo progettuale fu tormentatissimo, perché avevo la consapevolezza di partire da zero, senza esperiente personali significative e senza un metodo progettuale mio con delle strategie abbastanza tratteggiate. Ricordo che con il proprietario andammo a vedere alcune realizzazioni in alta Valle d'Isarco e alla fine misi sulla carta un progetto abbastanza equilibrato che sapeva tanto di Wright, ma senza che io fossi Wrigth né mi rendessi conto dove stessi progettando. Il progetto venne cassato dalla commissione per la tutela ed io mi trovai in panne.

Il senso di vuoto e di smarrimento, il latinissimo horror vacui da me provato, mi sprofondarono nel panico, e da lì dovetti cercare di aggrapparmi a certezze mai mie, semmai ricevute da sponde altrui, che in quell'occasione furono benvenute.